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Il valore della sicurezza di Alessandro Graziani…

10 Novembre 2022

Il valore della sicurezza
di Alessandro Graziani
Commissione Informatica dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Il nostro mondo si va sempre più digitalizzando: siamo immersi in un contesto in cui le nuove tecnologie sono sempre più pervasive.
Di pari passo con questa realtà, ormai quotidianamente ci giungono notizie di attacchi informatici e di violazioni cyber sempre più frequenti.
Questo fenomeno mette a repentaglio tanto la qualità della vita di tutti noi, quanto il progresso della nostra moderna società.
Senza la necessaria protezione, non possono neppure funzionare tutti quei servizi pubblici (ospedali, aeroporti, trasporti di ogni genere, servizi di logistica e quant’altro) che sono strategici per il benessere della nostra collettività.
Davvero, dunque, la cybersicurezza costituisce una componente cruciale per la nostra esistenza.
Dunque: come proteggerci?
Certamente, garantire la sicurezza delle strutture del Paese è compito del nostro Stato.
Tuttavia, ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte, assicurando a sé stessi ed a tutti i nostri interlocutori la sicurezza dei dati che noi tutti trattiamo.
Nell’utilizzare le risorse informatiche di cui disponiamo (smartphone, pc, software, piattaforme telematiche, ecc.), noi tutti dobbiamo dotarci di strumenti e cautele che possano evitare la dispersione e distruzione dei nostri dati e che -soprattutto- precludano la propagazione dei virus informatici che possono assalirci.
Per i malintenzionati, sviluppare soluzioni in grado di infettare e aggredire è cosa sempre più consueta.
Malware as-a-service e vulnerabilità di vario genere possono agevolmente fare leva sui punti critici dei sistemi che usiamo e, così, generare instabilità delle infrastrutture a cui accediamo.
Non dobbiamo affatto agevolare le iniziative fraudolente degli hacker, i cui scopi sono usualmente bloccare, danneggiare o prendere il controllo di sistemi e conseguire così profitti illeciti in danno di chi opera nella legalità.
Sappiamo bene che esistono tecniche particolarmente raffinate, attuate dai cybercriminali.
Siamo perfettamente a conoscenza del fatto che, acquisendo fraudolentemente specifici dati, i criminali informatici sono in condizione di praticare il furto sia di identità che di credenziali, utilizzando illecitamente i vari servizi (anche bancari e finanziari) a cui il legittimo titolare avrebbe accesso.
Veramente da questo dobbiamo essere atterriti?
No davvero!
Dobbiamo solo essere coscienti che il mondo digitale manifesta i suoi pericoli.
Dobbiamo, quindi, usare accortezza, essere sempre vigili nell’utilizzo delle nostre risorse informatiche e non abbassare mai i livelli di sicurezza che la prudenza ci suggerisce; ma dobbiamo anche fare uso di risorse digitali sempre aggiornate e ben protette da quegli strumenti (soprattutto antivirus) e quelle prassi (almeno l’aggiornamento delle password) che molto ci disturbano ma contemporaneamente molto ci proteggono.
Gli Avvocati operano con dati giudiziari, dati altamente sensibili: per questo, siamo tenuti a dare a questi dati l’importanza e la protezione che essi indubbiamente meritano

Avv. Alessandro Graziani – Consigliere Tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Dipartimento Comunicazione, Cons. Avv. Andrea Pontecorvo

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