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"Fatturazione elettronica" nei confronti della Pubblica Amministrazione

12 Settembre 2014

 

ESTRATTO DAL VERBALE DELL’ADUNANZA DELl’11 SETTEMBRE 2014

(omissis)

 

– Il Presidente Vaglio riferisce che sono pervenute all’Ordine numerose segnalazioni da parte di iscritti sul blocco dei pagamenti delle spese liquidate per i difensori d’ufficio e per il c.d. gratuito patrocinio (già allo stato effettuati con anni di ritardo) a causa dell’entrata in vigore dal giugno 2014 dell’obbligo della “fatturazione elettronica” nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.

Il Presidente Vaglio riferisce, inoltre, che il Consiglio Nazionale Forense, con nota pervenuta il 27 agosto u.s., in relazione alla problematica evidenziata, ha trasmesso il documento di chiarimenti con il quale allega la missiva inviata al Ministero della Giustizia in data 8 luglio 2014 e la risposta del Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, Dott. Giovanni Melillo.

In sintesi, il Ministero della Giustizia sottolinea che con il D.L. 66/2014 è stata anticipata l’entrata in vigore per le Amministrazioni centrali dell’obbligo di fatturazione elettronica dal giugno 2015 al 6 giugno 2014, anticipazione che ha comportato varie criticità del sistema informatico per la gestione della fatturazione elettronica SICOGE, ancora in fase di perfezionamento e gestito e distribuito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Dott. Melillo riferisce che il sistema SICOGE è stato immediatamente diffuso presso gli Uffici del Ministero della Giustizia e gli Uffici Giudiziari che hanno iniziato a ricevere e gestire le fatture relative alle spese di funzionamento attraverso il canale PEC. Per quanto riguarda la gestione delle spese di giustizia, peculiarità propria del Ministero della Giustizia, l’anticipazione di un anno dell’applicazione del sistema informatico collaterale che confluisce nel sistema SICOGE ha comportato disguidi e non si riesce attualmente a gestire in modo completo tale servizio. Inoltre, risulta in sospeso la questione di applicazione della normativa sulla fatturazione elettronica rispetto alla disciplina legislativa in tema di spese di giustizia. Quest’ultima prevede una duplicazione dei processi di gestione della spesa degli uffici periferici mentre l’applicazione della normativa prevede l’obbligo di attribuzione di un unico codice che deve essere utilizzato in fase di predisposizione della fattura da parte del fornitore della prestazione. Il Ministero della Giustizia, viste le predette peculiarità, ha inviato una nota al Ministro dell’Economia e delle Finanze affinchè valuti la concessione di un rinvio dell’entrata in vigore della normativa per l’amministrazione giudiziaria periferica al fine di consentire l’adozione delle soluzioni normative e tecniche che attualmente ostacolano il corretto funzionamento del sistema rispetto agli scopi della disciplina normativa. In ogni caso, il Ministero della Giustizia ha preso contatto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Agenzia per l’Italia Digitale, al fine di rinvenire soluzioni a breve termine, soluzioni operative che sono state comunicate agli Uffici giudiziari con una circolare della Direzione generale del bilancio e della contabilità il 6 agosto scorso.

Il Consiglio dispone la pubblicazione del presente verbale e della relative note sul sito istituzionale, dichiarando la presente delibera immediatamente esecutiva.

 

Per accedere all’allegato cliccare qui.

 

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