“STUDIO BATTAGLIA”, TANTA FICTION E POCA REALTA’

05.04.2022 – Di Massimiliano Cesali.

Qualche settimana fa è iniziata la serie TV “Studio Battaglia”, una fiction ambientata nel mondo degli Avvocati “divorzisti”, una sorta di Suits in salsa tricolore.

Dalla visione di questa serie emerge una realtà distorta del mondo dell’avvocatura italiana, tanti vizi e poche virtù.

L’immagine dell’avvocato ne esce compromessa, tanto da far affermare ad un “collega” durante la prima puntata che le “brave persone” non fanno l’avvocato.

Inoltre, si riscontrano una serie di inesattezze processuali e deontologiche durante la trattazione di “casi” aventi ad oggetto il diritto di famiglia.

Per questo motivo con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma abbiamo deciso di inviare una nota di protesta, a firma del Presidente, al Direttore di RAI 1.

In questa lettera (che potrai trovare sul sito istituzionale dell’Ordine), si definisce grave quanto rappresentato nel film in primis poiché non vero e poi perché getta discredito e lede l’onorabilità, la dignità ed il decoro di una intera categoria professionale.

Da ultimo, l’Ordine forense romano, ha invitato gli autori del servizio televisivo pubblico ad una maggiore attenzione nel trattare temi delicati come quelli concernenti il ruolo della difesa nel nostro ordinamento, soprattutto in ambiti particolarmente sensibili come quelli relativi alla famiglia ed ai minori.

Da anni il mainstream italiano racconta gli Avvocati solo con accezione negativa, il compito degli organismi di rappresentanza forense, a partire dal Consiglio dell’Ordine, è anche quello di evidenziare la delicatezza del nostro ruolo e la funzione sociale, contrastando gli stereotipi che riprendono luoghi comuni, sulla nostra professione, insopportabili.
Massimiliano Cesali

(Dipartimento Comunicazione COA ROMA, Andrea Pontecorvo)