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ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO  DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO

ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO

ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO Il Consigliere Segretario Graziani, il Vice Presidente Agnino ed il Consigliere Tamburro riferiscono sulla nota pervenuta in data 10 marzo 2023 dalla Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, con la quale si comunica che, a seguito delle molteplici richieste di informazioni anagrafiche da parte di studi legali italiani su cittadini romeni che dall’Italia sono rientrati in Romania, e, a seguito di incontri della stessa Ambasciata con le competenti Autorità romene, è stata definita una procedura che, alla luce dei regolamenti comunitari, assicurerà la corretta ed ordinata trattazione delle pratiche, migliorando il servizio offerto e velocizzando lo scambio di informazioni. Infatti, a decorrere dal 20 marzo 2023, grazie all’accordo tra il Consolato italiano ed il Dipartimento del Registro della Popolazione e la gestione del Database (DEPABD) del Ministero degli Affari interni romeno, verrà avviata una procedura utile a fornire dati anagrafici ed indirizzi su cittadini di nazionalità romena. Il Cons. Segretario Graziani così commenta: "La soluzione adottata costituisce un nuovo tassello del percorso di internazionalizzazione che il nostro Consiglio dell'Ordine sta conducendo. Questa nuova risorsa contribuisce a risolvere un problema fortemente sentito da tutti gli Avvocati che svolgono attività processuale per conto o nei confronti di cittadini rumeni rientrati nel proprio paese d'origine. Nel contempo, l’iniziativa valorizza ulteriormente la collaborazione tra il nostro Ordine forense e la istituzione consolare In Romania" Al fine di garantire lo scambio di informazioni in totale sicurezza, il DEPABD ha dato piena disponibilità a ricevere direttamente le richieste al seguente indirizzo e-mail: international.dgep@mai.gov.ro. A tale fine, sarà necessario: 1) veicolare le richieste solo ed esclusivamente tramite gli indirizzi PEC dei singoli Ordini degli Avvocati e dei Tribunali. A tale proposito l’Ambasciata ha trasmesso la lista degli indirizzi PEC, pervenuta dal Ministero della Giustizia italiano, degli Uffici giudicanti di primo e secondo grado, degli Uffici requirenti di primo e secondo grado, dei Tribunali di sorveglianza, nonché dei singoli Ordini; 2) compilare il ‘Modulo B’ estratto dell’allegato 1 del Regolamento (UE) 2020/1784, che si allega (andrà compilato solo il modulo in romeno; quello in italiano viene allegato solo per comodità di lettura); 3) indicare la qualifica dell’interessato, lo scopo della richiesta e l’autorità a cui i dati sono necessari. Dovrà essere correttamente indicato l’indirizzo e-mail a cui le informazioni vanno inviate (indirizzo che dovrà essere incluso nella lista predisposta dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest). La lista di indirizzi dovrà essere aggiornata periodicamente e sarà cura dell’Ambasciata provvedere ad inviarla alle competenti Autorità romene. Aggiornamenti o elementi aggiuntivi (evitando i domini commerciali @gmail, @yahoo, ecc.) potranno essere inviati al seguente indirizzo: consolato.bucarest@esteri.it. Il Consiglio prende atto e dispone la pubblicazione sul sito istituzionale nonché la diffusione tramite la prossima newsletter. Dichiara la delibera immediatamente esecutiva. Leggi qui la nota Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest & SCARICA QUI IL MODULO Ufficio Comunicazione COA Roma, Responsabile Avv. Andrea Pontecorvo

COMUNICAZIONE URGENTE - PROBLEMI AI SERVIZI INFORMATICI DEL SETTORE CIVILE E PENALE

COMUNICAZIONE URGENTE - PROBLEMI AI SERVIZI INFORMATICI DEL SETTORE CIVILE E PENALE

Per problemi del gestore PEC e dell’infrastruttura di telecomunicazioni esterna al Ministero si riscontrano forti rallentamenti ai sistemi civili al servizio di tutti gli Uffici giudiziari dei distretti di Corte di Appello dell’intero territorio nazionale, nonché del Portale dei Servizi Telematici, incluso il Portale del Processo Penale Telematico e il Portale dei Giudici di Pace. Sono attivi i servizi di posta elettronica certificata e saranno, quindi, disponibili le funzionalità relative al deposito telematico del settore civile da parte degli avvocati, dei professionisti e degli altri soggetti abilitati esterni. Per i messaggi pervenuti con eccezione "E0401 Il mittente del messaggio non è autorizzato al Processo telematico",  non è necessario ripetere l'invio dei depositi trasmessi alla giustizia ordinaria in quanto saranno oggetto di rielaborazione da parte delle strutture territoriali del ministero. In seguito alla rielaborazione dei depositi ai soggetti esterni perverrà un nuovo messaggio di esito positivo dei controlli. Per i depositi verso gli Uffici giudiziari dei distretti di Roma, Firenze, L’Aquila e Perugia i messaggi relativi agli esiti dei controlli automatici potranno pervenire solo al ripristino del normale funzionamento dei servizi. Sono inoltre indisponibili i servizi informatici ivi esposti e, in particolare: le funzioni di consultazione dei fascicoli, e di Reginde, da parte dei soggetti abilitati esterni; i pagamenti telematici compreso il pagamento del contributo di pubblicazione di un’inserzione sul Portale delle Vendite; Area Web del PST per il deposito delle notifiche non andate a buon fine per causa imputabile al destinatario; pubblicazione di una nuova inserzione sul Portale delle Vendite Pubbliche per le vendite di tipologia giudiziaria; l'accesso al Portale Deposito atti Penali per il deposito con modalità telematica di atti penali; l’accesso al Portale di consultazione dei SIUS distrettuali per Avvocati; l'accesso agli avvisi degli atti penali depositati in cancelleria; l’accesso ai sistemi dei distretti di Roma, Firenze, L’Aquila e Perugia; i sistemi di Corte Suprema di Cassazione, incluso Italgiure; il portale trascrittori; SIAMM; Mercurio; APP, SNT, Pndr, Portale MVC, SIT-MP, SICP, EPPO. Sono in corso le attività di analisi e risoluzione, seguiranno aggiornamenti. Si precisa che questo Consiglio é intervenuto  con il Presidente del Tribunale di Roma per chiedere la remissione in termini da oggi e fino a quando il problema non sarà risolto .

 CERIMONIA PER I 50, 60 E 70 ANNI DI ESERCIZIO PROFESSIONALE 14 DICEMBRE 2024

CERIMONIA PER I 50, 60 E 70 ANNI DI ESERCIZIO PROFESSIONALE 14 DICEMBRE 2024

Lo scorso 14 dicembre, presso l’Aula Avvocati, si è tenuta la Cerimonia Solenne per la premiazione degli iscritti che hanno raggiunto i 50, 60 e 70 anni di esercizio professionale. In apertura, il Presidente Nesta ha pronunciato queste parole:  “Ringrazio per la partecipazione e saluto le Autorità, le Colleghe e i Colleghi, le Signore e i Signori presenti a questa cerimonia, che si svolge da tanti anni ma che mantiene intatta la sua solennità in quanto espressione e rappresentazione di una ideale linea di continuità tra passato, presente e futuro della professione forense. Oggi riconosciamo il giusto tributo, esprimiamo la nostra stima e l’affettuoso apprezzamento ai Colleghi che esercitano la professione forense, rispettivamente da 70, 60 e 50 anni. Ciascuno di loro ha una lunga storia da raccontare, costellata di successi e anche di insuccessi, ma certamente orientata verso il massimo rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti dalla costituzione e con l’obiettivo di difendere la giustizia, il diritto e la dignità di ogni persona. In questa aula, accanto a queste colonne dell’Avvocatura, abbiamo la presenza, altresì, di giovani Avvocati, che sono all’alba della professione forense e ai quali   oggi viene passato il testimone di tutori dei diritti, di garanti della legge e di una società basata sulla legalità, sulla democrazia e sul rispetto dei principi fondamentali della Costituzione. A voi va il nostro incoraggiamento e il nostro sostegno. Ai giovani Avvocati, che oggi premiamo, ricordo che la memoria fa parte del nostro bagaglio culturale e che non c’è futuro senza memoria. dico loro di ispirarsi all’operato virtuoso di chi li ha preceduti e di avere piena consapevolezza che in tutte le fasi della storia dell’umanità il soggetto effettivamente libero, indipendente, non condizionato da qualsiasi vincolo o ideologia è  proprio l’avvocato, un baluardo per assicurare la convivenza civile e un veicolo indispensabile per l’attuazione dei diritti dell’essere umano. Gli insegnamenti, il modo di svolgere la professione di chi vi ha preceduto, costituiranno per voi un costante riferimento, specialmente in questo momento di cambiamenti epocali nel mondo della giustizia, a partire dall’intelligenza artificiale, che voi dovrete essere in grado di interpretare e gestire, mantenendo fermi i principi fondamentali che debbono ispirare l’attività dell’avvocato. La nostra funzione primaria è quella di contribuire a dare attuazione alla giurisdizione, svolgendo il ruolo che ci compete per garantire la giustizia, mediante l’effettività della difesa, il rispetto del contraddittorio e del giusto processo. Gli Avvocati, giovani e meno giovani, in una condivisione di valori e di speranze, debbono assicurare la credibilità e l’efficienza della giurisdizione nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali dei cittadini. Da ultimo, intendo ricordare tutti gli avvocati che, dal dopoguerra, hanno ricoperto, con dedizione e nell’interesse di tutta l’avvocatura, la carica di Presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma, il più grande d’Italia e d’Europa: Avv. Federico Comandini, Avv. Vittorio Emanuele Orlando; Avv. Gioachino Magrone; Avv. Filippo Ungaro, Avv. Carlo Fornario, Avv. Giuseppe Valensise, Avv. Carlo Martuccelli, Avv. Manfredo Rossi, Avv. Massimo Frattali Clementi, Avv. Filippo Lubrano, Avv. Federico Bucci, Avv. Alessandro Cassiani, Avv. Antonio Conte, Avv. Mauro Vaglio, Avv. Alessandra Gabbani, Avv. Antonino Galletti, Avv. Paolo Nesta. Nell’augurare alle Colleghe e Colleghi, ai quali oggi abbiamo reso omaggio, un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali, esprimo il più vivo ringraziamento per la vostra partecipazione, unitamente all’auspicio che gli Avvocati mantengano sempre alta la dignità della professione forense, con impegno, passione e senso di appartenenza”. Paolo Nesta Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Avvio al lavoro di detenuti ex legge 193/2000

Avvio al lavoro di detenuti ex legge 193/2000

Si pubblica la nota trasmessa dalla società IMMAGINE SERVIZI Srl.   Spett.le Ordine degli Avvocati, visti: • l'art. 21 della legge 26 luglio 1975 n.354 e successive modificazioni; • l'art. 47 della legge 26 luglio 1975 n.354 e successive modificazioni; • l'art. 48 del D.P.R. 30 giugno 2000 n.230; • l'art. 54 del D.P.R. 30 giugno 2000 n.230; • la Legge 22 Giugno 2000 n.193 (cd Smuraglia) e successive modificazioni; • il D.M. 24 luglio 2014, n. 148, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale -Serie generale- del 22.10.2014, la scrivente società IMMAGINE SERVIZI Srl con sede legale in ROMA (RM), via COLA DI RIENZO, 285 - codice fiscale/P.Iva 12629630968 iscritta presso il registro delle imprese di ROMA (RM) al n. RM-2024-242180, nella persona del legale rappresentante sig. GASPARRI LORENZO, nato a ALLERONA (TR) il 22/02/1954, codice fiscale GSPLNZ54B22A207I COMUNICA che sulla base della norma di cui all’oggetto, nell’espletamento delle attività di previste dall’oggetto sociale gestisce ed opera la selezione e l’avvio al lavoro di detenuti, previo accordo con i relativi avvocati e con la Casa Circondariale di pertinenza. Di tale attività sono già state rese edotte tutte le Case Circondariali della Regione Lazio nonché quelle di Perugia e L’Aquila. Nel caso di eventuale assunzione del detenuto la Società IMMAGINE SERVIZI srl si impegna tra l’altro: 1. a stipulare regolare contratto di lavoro subordinato, a norma di legge, che permetterà la fruizione dei benefici della legge 193/2000 (cd Smuraglia) soltanto se di durata non inferiore a 30 giorni (D.M. 24 luglio 2014, n. 148), Copia del contratto sarà consegnata alla competente Casa Circondariale 2. A far effettuare le attività lavorative nel pieno rispetto della normativa assistenziale, assicurativa e previdenziale in materia, oltre a quella sull’igiene e sicurezza sul lavoro, secondo la normativa vigente; 3. A presentare alla competente Casa Circondariale entro il 31 ottobre di ogni anno, una istanza relativa sia alle assunzioni già effettuate che a quelle che si prevede di effettuare, quantificando l’ammontare complessivo del credito di imposta che si intende fruire per l’anno successivo; 4. A comunicare trimestralmente alla competente Casa Circondariale: 1. Il numero delle giornate lavorative e l’orario di lavoro effettuati dal detenuto-lavoratore 2. L’ammontare dello sgravio fiscale e/o contributivo, se avente diritto, fruito ai sensi della legge 193/2000 (cd Smuraglia). 5. a fornire le notizie di cui ai punti 3 e 4, pena la decadenza della fruizione dei benefici di cui alla legge 193/2000 (cd Smuraglia), anche per i 18 (diciotto) mesi successivi alla scarcerazione del detenutolavoratore. Si resta quindi a disposizione di codesto Ordine e degli Avvocati iscritti per effettuare eventuali valutazioni rispetto alla possibilità di inserimento lavorativo dei singoli detenuti loro clienti, qualora da Voi ritenuti idonei in base alla legge di cui all’oggetto. In attesa di cortesi riscontri si inviano cordiali saluti. Guidonia Montecelio (RM), lì 3 marzo 2025 IMMAGINE SERVIZI Srl P.Iva: 12629630968 sede operativa Via delle Genziane 13/D - 00012 Guidonia Montecelio (RM) Tel: 0774.287072 - Mobile: 393.4815956 E-mail: g.pratiche22@gmail.com - Pec: immagineservizi.srl@legalmail.it

TAR LAZIO - CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2025

TAR LAZIO - CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2025

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2025 TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO. INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA AVV. PAOLO NESTA   Sig. Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio Autorità tutte, Care Colleghe e Cari Colleghi, innanzitutto ringrazio per l’invito e formulo i migliori auguri al Presidente Politi, che oggi per la prima volta inaugura l’anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, dopo l’apprezzata presidenza Savo Amodio. La Giustizia Amministrativa svolge il ruolo fondamentale di garantire la legittimità dei provvedimenti amministrativi e, quindi, di tutelare il privato nei confronti della Pubblica Amministrazione. E’ la Giurisdizione Amministrativa che mediante il controllo del potere pubblico e il doveroso bilanciamento tra i poteri dell’Amministrazione Pubblica e i diritti di libertà dei cittadini, contribuisce ad avere un amministrazione pubblica più attenta e rispettosa della legge ed a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. La rilevanza e l’importanza delle funzioni, svolte dal Giudice Amministrativo ed orientate a dare piena tutela alle posizioni giuridiche soggettive, impongono in primo luogo l’indipendenza, l’imparzialità e la terzietà del Giudice. Indipendenza garantita per i Magistrati dall’art. 104, primo comma, della Costituzione nei confronti degli altri poteri dello Stato e dall’art. 101, secondo comma, nella parte in cui si afferma che “i Giudici sono soggetti soltanto alla Legge”. Imparzialità e terzietà che trovano concreta attuazione nella giusta equidistanza dei Giudici Amministrativi, così da garantire una effettiva parità tra le parti nel processo. Ciò implica necessariamente la garanzia di un contraddittorio effettivo tra le parti, evitando rigidità procedurali che possano penalizzare i ricorrenti, nonché un attenzione ed una responsabilità particolare della Magistratura amministrativa nel far rispettare il principio del giusto procedimento di fronte alla tendenza, talvolta manifestata dalla Pubblica Amministrazione, di ampliare il suo spazio di discrezionalità, intesa come un indispensabile strumento per il miglior conseguimento dell’interesse pubblico. Il Tar del Lazio rappresenta un pilastro fondamentale del sistema di Giustizia Amministrativa del nostro Stato ed è una garanzia per la verifica dell’efficienza e della legalità dell’azione amministrativa, esercitando un controllo giurisdizionale essenziale sull’operato della pubblica amministrazione, così da garantire la tutela dei cittadini e delle imprese.  Continuano, però, a persistere problematiche che penalizzano il sistema della Giustizia Amministrativa. Penso all’eccessivo carico di lavoro del Tar del Lazio che, nonostante la carenza di organico dei Magistrati e del personale amministrativo, si trova a gestire un numero straordinariamente elevato di ricorsi, molti dei quali di rilevanza nazionale; ai tempi lunghi per la definizione di alcune controversie, specialmente nel settore degli appalti pubblici e dell’urbanistica; ai costi elevati per l’accesso alla Giustizia ed ai formalismi che scoraggiano i cittadini ad agire per tutelare i loro diritti. Mole di lavoro che, però, potrebbe essere ridotta in modo consistente se la Pubblica Amministrazione ispirasse costantemente la sua condotta al rispetto dei principi costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, previsti dall’art. 97 della Costituzione, prestando la dovuta attenzione nell’esercitare i pubblici poteri e non incorrendo nella discriminazione e nella lesione delle posizioni dei soggetti coinvolti nella sua azione. Sotto diverso profilo, e sempre in funzione dell’esigenza di contenere il contenzioso giudiziario, è auspicabile che si proceda quanto prima ad una radicale riforma della Pubblica Amministrazione, soprattutto per quanto concerne l’aspetto organizzativo, così da superare l’attuale stato di inefficienza e di lentezza, che crea le condizioni e costringe il privato ad agire giudizialmente per la tutela dei suoi diritti ed interessi. Per realizzare una maggiore efficienza della Giustizia Amministrativa sarà indispensabile destinare maggiori risorse economiche e adottare misure volte ad incentivare l’utilizzo delle tecnologie digitali, al fine di semplificare le procedure, ridurre i costi ed i tempi di definizione dei ricorsi. L’Ordine degli Avvocati di Roma prestando la massima attenzione per la tutela dei principi di legalità, trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa, ribadisce il suo impegno costante a promuovere il dialogo e a lavorare, unitamente alle associazioni di settore, in sinergia con il Tar del Lazio, in uno spirito di collaborazione e nel rispetto dei ruoli e delle reciproche competenze, così da assicurare la qualità e l’efficienza del servizio giustizia, nell’interesse superiore della collettività e della tutela dei diritti. A tal riguardo va dà atto che sono state accolte le richieste dell’Avvocatura di aprire ad una sperimentazione massiva e, soprattutto, di introdurre delle alternative all’accesso al Portale mediante SPID (quali CIE e CTS), ivi compresa la previsione della possibilità di affiancare più collaboratori delegati all’avvocato difensore nelle attività di consultazione dei fascicoli processuali e di deposito degli atti sul Portale. Va ribadita, però, la contrarietà all’utilizzo obbligatorio di modelli digitali per la redazione degli atti processuali, che si ritengono strumenti incompatibili con il libero ed inviolabile esercizio del diritto difesa esercitato dagli avvocati e confido che ciò non abbia mai a verificarsi, come, peraltro, assicurato recentemente dal Presidente del Consiglio di Stato in occasione di un convegno tenutosi a Bari. Da ultimo esprimo l’augurio che possa proseguire e sempre più consolidarsi la collaborazione, nel rispetto dei reciproci ruoli, tra l’Avvocatura e la Magistratura amministrativa e con tale auspicio, a nome dell’Avvocatura romana e di quella della Regione Lazio, porgo al Presidente del Tribunale Regionale Amministrativo del Lazio e a tutti gli operatori della giustizia amministrativa i migliori auguri di buon lavoro nell’anno giudiziario 2025.

BANDO DI CONCORSO PREMIO EUROPEO “GIUSTINA ROCCA” II^ EDIZIONE - ANNO 2024/2025

BANDO DI CONCORSO PREMIO EUROPEO “GIUSTINA ROCCA” II^ EDIZIONE - ANNO 2024/2025

Premio Europeo “Giustina Rocca” – II Edizione – Bando di concorso Si comunica che Il Centro Studi “Giustina Rocca”, il Lions Club Trani Ordinamenta Maris, il Lions Distretto 108AB Puglia ed il Lions Multidistrettuale 108 Italy, l’Associazione della Croce Bianca di Trani, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, della Regione Puglia, dell’Ordine degli Avvocati di Trani, della Città di Trani, della Provincia Barletta – Andria – Trani, dell’Osservatorio Giuridico Italiano, hanno indetto la seconda edizione del Premio Europeo “Giustina Rocca”. Il Premio Europeo, in memoria ed in omaggio della giurista tranese Giustina Rocca, donna, avvocato ed arbitro nel XVI secolo, prevede un premio in danaro che verrà assegnato ad avvocate o giuriste che redigeranno un elaborato sul tema “la dimensione europea della donna nelle professioni legali”, secondo le indicazioni di cui al modello allegato n.3 del bando. Possono concorrere al Premio avvocate e giuriste (o professioni equipollenti per gli Stati Europei) residenti nel territorio dell’Unione Europea. La domanda di partecipazione al concorso, redatta in carta semplice secondo il modello allegato n.1 al presente bando di concorso, con accluse anche le eventuali dichiarazioni rese sotto la propria responsabilità e la lettera di presentazione come richiesto nelle disposizioni precedenti, deve essere in formato pdf corredata da fotocopia di un documento di identità in corso di validità; la domanda deve pervenire al seguente indirizzo mail premiogiustinarocca@gmail.com. La mail deve essere spedita entro le ore 24.00 del giorno 20 aprile 2025 con richiesta di conferma di lettura. BANDO II^ EDIZIONE 2024/2025 ALLEGATI AL BANDO  

LINEE GUIDA PER LA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO NEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI FAMIGLIA E MINORI

LINEE GUIDA PER LA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO NEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI FAMIGLIA E MINORI

Il Presidente Nesta, a seguito dell’elaborato redatto dal Tavolo Tecnico costituito su iniziativa del Tribunale Ordinario di Roma, Prima Sezione Civile, al quale ha partecipato il Consigliere Anastasio, ha sottoscritto, unitamente al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, al Presidente della Sezione Prima del Tribunale Ordinario di Roma, al Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Lazio e all'Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, le Linee Guida per l’espletamento della Consulenza Tecnica di Ufficio (CTU) nelle cause di separazioni e divorzi e responsabilità genitoriale dei figli di coppie non coniugate al fine di indicare buone prassi di natura metodologica e deontologica a disposizione di CTU, CTP, ausiliari, avvocati e magistrati, assicurando il rispetto delle norme sovranazionali e delle leggi interne, sia processuali che sostanziali. Si conviene pertanto di predisporre un documento improntato alle seguenti finalità: rispondere adeguatamente al quesito del giudice; rispettare il contraddittorio; promuovere forme di opportuna interlocuzione tra il consulente e il giudice nel corso delle operazioni;  redigere un documento intelligibile nel rispetto dei tempi processuali; tener conto della normativa sulla privacy; rispettare la dignità ed i diritti delle persone esaminata e, soprattutto, porre al centro il migliore interesse del minore LINEE GUIDA PER LA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO NEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI FAMIGLIA E MINORI

Bando per l'assegnazione di tre borse di studio - Corso di Specializzazione per l'Avvocato Internazionalista

Bando per l'assegnazione di tre borse di studio - Corso di Specializzazione per l'Avvocato Internazionalista

La Scuola Nazionale di Alta Formazione Specialistica dell'UFDU (Unione Forense per la tutela dei Diritti Umani) ha deciso di bandire tre borse di studio a copertura totale della quota d'iscrizione alla II edizione del Corso di Specializzazione per l'Avvocato Internazionalista, che avrà inizio il 28.3.2025, invitando gli Ordini Forensi che intendono partecipare ad indicare entro il 21 febbraio 2025 due Avvocati iscritti presso l'Ordine locale ritenuti più meritevoli della borsa di studio. Al fine di selezionare i due Avvocati iscritti nel nostro Albo da segnalare come meritevoli della borsa di studio il Consiglio ha deliberato di dare termine fino al 13 febbraio 2025 per inviare la propria candidatura a partecipare alla selezione dei due avvocati da indicare inviando mediante apposita mail all'indirizzo segreteria@ordineavvocati.roma.it. La selezione verrà effettuata da una Commissione interna come da delibera del 23.1.2025. Per coerenza con i criteri di valutazione che verranno utilizzati dalla Commissione Esaminatrice della Scuola si chiede di indicare nella richiesta di partecipazione alla selezione i propri dati anagrafici, il numero di iscrizione, il voto di laurea, il voto dell'esame di Avvocato, una breve nota motivazionale e la conoscenza di lingue straniere. Si precisa che onere del Consiglio sarà soltanto quello di indicare alla Scuola i due nominativi ritenuti meritevoli che verranno poi sottoposti al successivo esame della Commissione Esaminatrice della Scuola insieme a tutte le altre eventuali candidature pervenute dagli altri Ordini forensi. Bando per l’assegnazione di tre borse di studio Brochure Corso Modulo per la domanda di ammissione al Corso Programma e docenti Per maggiori informazioni: scuola@avvocatointernazionalista.com

RIFORMA, COA ROMA: “NASCOSTA LA VOCE DELL’AVVOCATURA!”

RIFORMA, COA ROMA: “NASCOSTA LA VOCE DELL’AVVOCATURA!”

COMUNICATO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA "La voce dell'Avvocatura è stata completamente nascosta, oscurata, quasi che il dibattito sulla Riforma della Giustizia sia un dialogo a due fra Magistratura e Politica. Una situazione intollerabile che rende necessaria una forte mobilitazione della classe forense a livello nazionale." A parlare è il Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Paolo Nesta, con una dura presa di posizione che non risparmia critiche tanto a certe componenti della Magistratura quanto a talune voci politiche che sembrano dimenticare il ruolo dell'avvocato nell'architettura giurisdizionale. “All'inaugurazione dell'Anno Giudiziario in Corte d’Appello a Roma abbiamo sentito autorevoli esponenti della Magistratura dire che gli Avvocati sono portatori di interessi privati e dunque non dovrebbero avere voce in capitolo nel dibattito sulla Riforma - attacca Nesta - una posizione intollerabile che denota la totale ignoranza dei principi costituzionali del processo accusatorio che richiede un Giudice terzo e imparziale rispetto al Pubblico Ministero e al Difensore. Sono nozioni da primo anno di giurisprudenza, eppure vengono dimenticate.” Il tema centrale è semplice: “La nostra Carta fondamentale all’articolo 111, comma 2, della Costituzione prevede la parità tra accusa e difesa - prosegue Nesta - eppure quando si parla di riforme, di separazione delle carriere tra giudici e pm, la voce degli Avvocati non viene minimamente ascoltata. Guardate al trattamento riservato all'Organismo Congressuale Forense, il cui intervento all'Anno Giudiziario è stato relegato in coda. Davanti a tutto questo l’Avvocatura deve reagire con forza.” “Ci troviamo in una situazione drammatica per la Giustizia - conclude Nesta - in cui nel settore penale il processo telematico arranca, nel civile la durata media effettiva dei procedimenti a Roma in Tribunale è passata dai 433 giorni del 2022 ai 460 giorni del 2023, in cui nelle carceri si registra una drammatica epidemia di suicidi, 88 nel 2024. Davanti a questi brillanti risultati, forse è il caso di ascoltare anche i suggerimenti degli Avvocati. Che, lo ricordiamo a certi giudici, non sono portatori di interessi privati, ma di un interesse superiore: la difesa del Giusto Processo nell'interesse dei cittadini e per la tutela dello Stato di diritto.” Notizie collegate: -MondoProfessionisti: AVVOCATURA SNOBBATA! Nesta Coa Roma: all’inaugurazione dell’anno giudiziario la classe forense mortificata. -MEDITERRANews: Riforma, Ordine Avvocati di Roma: “Nascosta la voce dell’Avvocatura!” -politicamentecorretto.com: La voce dell’Avvocatura è stata completamente nascosta, oscurata -CanaleDieci: Avvocati contro magistratura e politica: “Ignorati nella riforma giudiziaria”  

NUOVE LINEE GUIDA - PATROCINIO a SPESE dello STATO

NUOVE LINEE GUIDA - PATROCINIO a SPESE dello STATO

NUOVE LINEE GUIDA per L'AMMISSIONE al PATROCINIO a SPESE dello STATO   ESTRATTO DAL VERBALE DEL 23 GENNAIO 2025 - Il Consigliere Canale e il Consigliere Comi riferiscono sulla necessità di aggiornare le «Linee-guida per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato». È stata infatti rilevata la necessità di integrare le linee-guida alla luce delle recenti modifiche introdotte dal D. Lgs. 27 dicembre 2024, n. 216, in vigore dal 25 gennaio 2025, in merito all’applicazione del patrocinio a spese dello Stato nelle procedure di mediazione e negoziazione assistita quando queste sono condizione di procedibilità della domanda giudiziale. In particolare, il D. Lgs. 27 dicembre 2024, n. 216 ha soppresso le norme che impedivano al cittadino la possibilità di nominare un Avvocato iscritto in un elenco dei difensori abilitati al patrocinio a spese dello Stato istituito presso un Ordine Forense di un luogo diverso da quello ove ha sede l’Organismo adito (in mediazione) o il Tribunale che sarebbe competente a conoscere della controversia (in negoziazione assistita).  Considerato che - il Consiglio esercita i compiti e le attribuzioni stabilite dalle leggi nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia e trasparenza; - il Consiglio, in quanto ente pubblico non economico a carattere associativo, è dotato di poteri regolamentari integrativi, organizzativi ed esecutivi, i Consiglieri Canale e Comi chiedono l’approvazione delle allegate linee-guida. Il Consiglio preso atto della necessità di aggiornamento e verificata la congruità con la normativa vigente delle linee-guida redatte dal Consiglieri delegati di concerto con l’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato, approva l’aggiornamento delle «Linee-guida per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato», e dispone la pubblicazione della presente delibera sul sito e la sua diffusione mediante i canali di comunicazione istituzionali.    Delibera immediatamente esecutiva.  

Il Discorso del Presidente Paolo Nesta all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025

Il Discorso del Presidente Paolo Nesta all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2025 PRESSO LA CORTE D’APPELLO DI ROMA INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL COA DI ROMA PAOLO NESTA "Sig. Presidente della Corte, Sig. Procuratore Generale, Autorità tutte presenti, Care Colleghe e Colleghi, intervengo alla cerimonia distrettuale di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, quale rappresentante dell’Avvocatura romana e distrettuale, nella consapevolezza che l’inaugurazione dell’anno giudiziario è un’occasione importante per fare un bilancio sull’andamento della Giustizia in Italia e per rinnovare il nostro impegno in favore di una giustizia efficiente, equa e vicina ai cittadini. - La Riforma Cartabia, di cui al DLGS 150/2022, ha perseguito la finalità, come è noto, di accelerare i tempi dei processi mediante la semplificazione delle procedure e la modernizzazione del sistema giudiziario italiano, nel settore civile e in quello penale. Ebbene questo obiettivo, in particolare con riferimento al settore civile, non appare essere stato conseguito, tenuto conto dell’attuale durata effettiva dei giudizi e del c.d. disposition time. Il dato, che emerge al riguardo, è l’aumento della durata media effettiva dei procedimenti civili in Tribunale, 460 giorni nel 2023, in crescita rispetto ai 433 giorni del 2022, e 466 giorni al 30 giugno 2024 con prevedibile aumento nel secondo semestre del 2024, tenuto conto del periodo feriale e del conseguente rallentamento delle attività. Va rilevato, però, che l’arretrato è in calo, atteso che i procedimenti, pendenti in Tribunale da oltre tre anni, alla fine del 2023 erano 254158, con una riduzione del 17% rispetto al 2022 e del 21,8% rispetto al 2021. Parimenti, nell’ambito della Corte d’Appello di Roma l’arretrato ultra biennale, ponendo a raffronto i dati del 2020 con quelli dell’anno 2023, risulta diminuito da 23.306 a 17.246 procedimenti nel settore civile (meno 32%) e da 32.630 a 30.312 procedimenti nel settore penale (meno 7,6%), con significativa riduzione, peraltro, dei procedimenti definiti per intervenuta prescrizione, pari al 53,22% nell’anno 2020 ed al 34,6% nel 2023. In presenza di tale situazione di criticità è entrato in vigore recentemente il DLGS n. 164/2024, noto come correttivo della Riforma Cartabia, con l’intento di perfezionare e chiarire alcuni aspetti della precedente Riforma e, quindi, di rendere le procedure più snelle, così garantendo una migliore funzionalità del processo civile. - Pur nell’apprezzamento dello sforzo di migliorare l’efficienza del processo civile, non può essere sottaciuto che le riforme del processo non sono sufficienti per risolvere il problema del carico processuale e della sollecita definizione dei procedimenti, se non si pone rimedio a quello che è il vero “vulnus”, ossia la carenza di strutture e soprattutto di organico dei Giudici e del personale amministrativo, che si protrae, ormai, da decenni e che è andato sempre più accentuandosi. Tale carenza, avvertita in quasi tutti i Distretti giudiziari italiani, assume aspetti di particolare gravità nel distretto della Corte d’Appello di Roma, dove i Giudici e gli Avvocati sono chiamati ad operare in una realtà territoriale, straordinaria per dimensioni e popolazione, con risorse insufficienti se rapportate alla mole dei procedimenti pendenti. - Parimenti inaccettabile è la situazione degli Uffici del Giudice di Pace del Distretto del Lazio e soprattutto di Roma, dove esiste una scopertura dell’organico dei Giudici, in misura superiore al 72%, essendo stati in servizio, nel 2024, 56 Giudici sui 210 previsti, a fronte di una pendenza, su base annua, nel settore civile di oltre 33 mila ricorsi per decreto ingiuntivo e di 29 mila cause tra ordinarie e opposizioni a sanzioni amministrative, trattate da soli 41 Giudici assegnati al settore civile e con ugual situazione deficitaria nel settore penale. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, negli scorsi mesi, è intervenuto per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Autorità, lamentando non solo l’inaccettabile ritardo nella trattazione dei giudizi, ma anche evidenziando che l’ulteriore aumento di competenza del Giudice di Pace, previsto nell’anno 2025, avrebbe reso la situazione insostenibile, tenuto conto anche della grave carenza del personale amministrativo. In tale contesto abbiamo proposto alle Autorità ministeriali e al CSM soluzioni concrete, che prevedevano l’immediata immissione nelle funzioni giudicanti dei Giudici Onorari di Pace, già vincitori del concorso ed assegnati per un biennio all’Ufficio per il Processo del Tribunale. Prendiamo atto che un primo passo è stato fatto in quanto il Ministro della Giustizia con decreto legge 29 novembre 2024 n. 178 ha ridotto ad un anno l’assegnazione dei Giudici di Pace all’Ufficio per il Processo e a tal riguardo va sottolineata la tempestività con la quale il Presidente FF del Tribunale di Roma, subito dopo l’intervenuta modifica legislativa, ha disposto, in data 12.12.2024, l’immediata assegnazione di 16 Giudici presso gli Uffici del Giudice di Pace di Roma. - Uno dei capisaldi della Riforma Cartabia è la digitalizzazione del processo civile, certamente utile e in linea con l’evoluzione tecnologica, ma che, però, non deve andare a scapito della certezza del diritto, del giusto processo e della tutela delle garanzie difensive, con particolare riferimento al contraddittorio e all’oralità del processo, significativamente necessaria e, in taluni casi, indispensabile per realizzare il concetto di Giustizia. Purtroppo dobbiamo constatare l’esistenza di ostacoli legata alla mancata formazione del personale, all’inadeguata ed insufficiente manutenzione del sistema informatico esistente, che incide negativamente sul regolare funzionamento della Giustizia, creando situazioni di grave disagio agli operatori e agli Avvocati, nell’espletamento della loro attività. Difficoltà accentuata, per gli Avvocati, dalla mancata realizzazione di un'unica piattaforma, pur reiteratamente richiesta dall’Avvocatura e ribadita da una proposta di legge giacente in Parlamento, con identiche regole per tutti i riti, così da superare i sette distinti canali di deposito e di consultazione, oggi esistenti. - Siamo consapevoli che l’incremento degli organici dei Giudici e del personale amministrativo, unitamente al rinnovamento e all’efficace manutenzione delle piattaforme digitali, comportano un costo rilevante per lo Stato che deve farsi carico delle esigenze di bilancio, in funzione di altri servizi pubblici essenziali da assicurare alla cittadinanza. Dobbiamo osservare, però, che la Giurisdizione è una funzione primaria dello Stato e, quindi, deve poter fruire delle necessarie risorse economiche da porre a carico del sistema fiscale. Risorse economiche, peraltro, di non scarsa entità, tenuto conto del rilevante gettito derivante dalla Giurisdizione, in particolare dal contributo unificato e dall’imposta di registro applicata sui provvedimenti giudiziari. - Né può essere condivisa la recente novità normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, che ha previsto l’aggiunta del comma 3.1 all’art. 14 del DPR 30.05.2012, recante il Testo Unico sulle spese di Giustizia, con la prevista impossibilità di iscrivere a ruolo le cause civili, salvi i casi di esenzione, qualora non sia effettuato il pagamento di almeno € 43,00. L’introduzione di tale pagamento, come peraltro accaduto nel corso degli ultimi anni con l’abnorme aumento del contributo unificato, limita l’accesso alla giustizia civile dei soggetti più deboli, economicamente e socialmente, in violazione del principio, costituzionalmente riconosciuto, che l’accesso alla Giustizia deve essere consentito a tutti, avendo consapevolezza che il problema del carico processuale non si risolve rendendo più difficoltoso o discriminando l’accesso alla Giustizia o comprimendo i diritti della Difesa. La Giustizia è un diritto universale e non un privilegio riservato a chi può permetterselo. - Parimenti nel settore penale la riforma Ca