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2023-03-17

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ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO  DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO

ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO

ACCORDO CON IL DIPARTIMENTO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI INTERNI ROMENO Il Consigliere Segretario Graziani, il Vice Presidente Agnino ed il Consigliere Tamburro riferiscono sulla nota pervenuta in data 10 marzo 2023 dalla Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, con la quale si comunica che, a seguito delle molteplici richieste di informazioni anagrafiche da parte di studi legali italiani su cittadini romeni che dall’Italia sono rientrati in Romania, e, a seguito di incontri della stessa Ambasciata con le competenti Autorità romene, è stata definita una procedura che, alla luce dei regolamenti comunitari, assicurerà la corretta ed ordinata trattazione delle pratiche, migliorando il servizio offerto e velocizzando lo scambio di informazioni. Infatti, a decorrere dal 20 marzo 2023, grazie all’accordo tra il Consolato italiano ed il Dipartimento del Registro della Popolazione e la gestione del Database (DEPABD) del Ministero degli Affari interni romeno, verrà avviata una procedura utile a fornire dati anagrafici ed indirizzi su cittadini di nazionalità romena. Il Cons. Segretario Graziani così commenta: "La soluzione adottata costituisce un nuovo tassello del percorso di internazionalizzazione che il nostro Consiglio dell'Ordine sta conducendo. Questa nuova risorsa contribuisce a risolvere un problema fortemente sentito da tutti gli Avvocati che svolgono attività processuale per conto o nei confronti di cittadini rumeni rientrati nel proprio paese d'origine. Nel contempo, l’iniziativa valorizza ulteriormente la collaborazione tra il nostro Ordine forense e la istituzione consolare In Romania" Al fine di garantire lo scambio di informazioni in totale sicurezza, il DEPABD ha dato piena disponibilità a ricevere direttamente le richieste al seguente indirizzo e-mail: international.dgep@mai.gov.ro. A tale fine, sarà necessario: 1) veicolare le richieste solo ed esclusivamente tramite gli indirizzi PEC dei singoli Ordini degli Avvocati e dei Tribunali. A tale proposito l’Ambasciata ha trasmesso la lista degli indirizzi PEC, pervenuta dal Ministero della Giustizia italiano, degli Uffici giudicanti di primo e secondo grado, degli Uffici requirenti di primo e secondo grado, dei Tribunali di sorveglianza, nonché dei singoli Ordini; 2) compilare il ‘Modulo B’ estratto dell’allegato 1 del Regolamento (UE) 2020/1784, che si allega (andrà compilato solo il modulo in romeno; quello in italiano viene allegato solo per comodità di lettura); 3) indicare la qualifica dell’interessato, lo scopo della richiesta e l’autorità a cui i dati sono necessari. Dovrà essere correttamente indicato l’indirizzo e-mail a cui le informazioni vanno inviate (indirizzo che dovrà essere incluso nella lista predisposta dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest). La lista di indirizzi dovrà essere aggiornata periodicamente e sarà cura dell’Ambasciata provvedere ad inviarla alle competenti Autorità romene. Aggiornamenti o elementi aggiuntivi (evitando i domini commerciali @gmail, @yahoo, ecc.) potranno essere inviati al seguente indirizzo: consolato.bucarest@esteri.it. Il Consiglio prende atto e dispone la pubblicazione sul sito istituzionale nonché la diffusione tramite la prossima newsletter. Dichiara la delibera immediatamente esecutiva. Leggi qui la nota Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest & SCARICA QUI IL MODULO Ufficio Comunicazione COA Roma, Responsabile Avv. Andrea Pontecorvo

TUTELA EQUO COMPENSO - Il COA Roma vince l'ennesima battaglia

TUTELA EQUO COMPENSO - Il COA Roma vince l'ennesima battaglia

Continuano le battaglie dell'Ordine forense di Roma per la difesa dell'equo compenso. Oggetto del contendere un provvedimento del Libero Consorzio di Trapani relativamente al quale il COA, con ricorso, ha lamentato:1) la vessatorietà e, quindi, nullità delle clausole che impongono all?Avvocato di accettare onorari che necessariamente si pongono al di sotto dei c.d. ?minimi? stabiliti dal D.M. n. 55/2014 e ss.mm.ii;2) la vessatorietà e, quindi, nullità o, comunque, illegittimità delle clausole che consentono all?Amministrazione di concedere arbitrariamente una deroga ? all?imposizione dei c.d. ?minimi? stabiliti dal D.M. n. 55/2014 e ss.mm.ii. ? in casi definiti genericamente come ?eccezionali?;3) la vessatorietà e, quindi, nullità delle clausole che impongono all?Avvocato di svolgere prestazioni aggiuntive a titolo gratuito (precisamente, l?attività di esecuzione del titolo giudiziario, la redazione di atti di transazione, la predisposizione di una relazione in merito alla sentenze definitiva del grado di giudizio che contenesse anche la proponibilità di impugnazione) e che impongono, non solo di anticipare le spese della controversia, ma anche di rinunciare al rimborso delle stesse;4) l?illegittimità per irragionevolezza, non proporzionalità, illogicità del divieto in perpetuo di conferimento di incarichi professionali nei confronti di Avvocati che hanno avuto incarichi professionali contro l?Amministrazione resistente.Tutte queste distinte censure (e sotto-censure) sono state puntualmente accolte in via di autotutela da parte del Libero Consorzio.Il Presidente del COA ROMA, Avv. Paolo Nesta: "Una ennesima battaglia vinta che induce il Consiglio dell?Ordine a proseguire nell'azione da lungo tempo intrapresa e ad agire tempestivamente contro ogni abuso per rispettare la dignità dei colleghi e garantire prestazioni professionali di qualità".SCARICA QUI:Avviso per elenco avvocati esterni con riapertura terminiModello domanda inserimento elenco avvocati esterniComunicazione NUOVO AVVISOREGOLAMENTO Elenco Avvocati Esterni - numero decretoUfficio Comunicazione COA Roma, Responsabile Avv. Andrea Pontecorvo

A ROMA L'AVVOCATO TORNA UTILE. L'ORDINE PROTESTA, RITIRATA LA FORMULA CONTESTATA

A ROMA L'AVVOCATO TORNA UTILE. L'ORDINE PROTESTA, RITIRATA LA FORMULA CONTESTATA

A ROMA L'AVVOCATO TORNA "UTILE"L'ORDINE PROTESTA, RITIRATA LA FORMULA CONTESTATALEGGI QUI LA NOTA INVIATA DAL PRESIDENTE AVV. PAOLO NESTA E LEGGI QUI LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DOTT. ROBERTO REALIDopo la dura protesta del COA Roma riguardo alla discussa iniziativa di un Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, che in un avviso di fissazione d?udienza spiegava all'indagato che poteva fare a meno del difensore d'ufficio, il Presidente del Tribunale Roberto Reali ha informato il Presidente del COA Paolo Nesta che presso la sezione GIP "l'avviso in oggetto non è più utilizzato". Era stato lo stesso Nesta a segnalare il profondo sconcerto dell'Avvocatura - non solo romana - per quella formula assolutamente irrituale che tante polemiche aveva suscitato anche sui media.Scriveva testualmente il GIP nell'avviso di fissazione udienza: "La persona indagata che, come suo diritto, non voglia comparire all?udienza e voglia limitarsi ad attendere la decisione del Giudice senza trovarsi nella condizione di dover retribuire il Difensore d?ufficio, contatti quindi il Difensore come sopra nominatole e lo inviti espressamente e formalmente, a mezzo Posta Elettronica Certificata o raccomandata A.R. o in altro documentato modo, a non comparire all?udienza fissata ed in generale a non svolgere alcuna attività difensiva?. Un'espressione del tutto fuori luogo che ora possiamo relegare ai libri di storia."Fa piacere notare come il rapporto di leale collaborazione con i vertici della magistratura romana abbia portato a cassare in breve tempo quella frase - il commento del Presidente Nesta - Diamo atto al Presidente Reali di aver ripristinato la normale dialettica processuale fra le parti restituendo alla funzione difensiva quella dignità che la Carta Costituzionale le attribuisce e che nessun GIP può svilire in alcun modo".Ufficio Comunicazione COA Roma, Responsabile Avv. Andrea Pontecorvo