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2022-11-07

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Il Discorso del Presidente Paolo Nesta all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025

Il Discorso del Presidente Paolo Nesta all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2025 PRESSO LA CORTE D’APPELLO DI ROMA INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL COA DI ROMA PAOLO NESTA "Sig. Presidente della Corte, Sig. Procuratore Generale, Autorità tutte presenti, Care Colleghe e Colleghi, intervengo alla cerimonia distrettuale di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, quale rappresentante dell’Avvocatura romana e distrettuale, nella consapevolezza che l’inaugurazione dell’anno giudiziario è un’occasione importante per fare un bilancio sull’andamento della Giustizia in Italia e per rinnovare il nostro impegno in favore di una giustizia efficiente, equa e vicina ai cittadini. - La Riforma Cartabia, di cui al DLGS 150/2022, ha perseguito la finalità, come è noto, di accelerare i tempi dei processi mediante la semplificazione delle procedure e la modernizzazione del sistema giudiziario italiano, nel settore civile e in quello penale. Ebbene questo obiettivo, in particolare con riferimento al settore civile, non appare essere stato conseguito, tenuto conto dell’attuale durata effettiva dei giudizi e del c.d. disposition time. Il dato, che emerge al riguardo, è l’aumento della durata media effettiva dei procedimenti civili in Tribunale, 460 giorni nel 2023, in crescita rispetto ai 433 giorni del 2022, e 466 giorni al 30 giugno 2024 con prevedibile aumento nel secondo semestre del 2024, tenuto conto del periodo feriale e del conseguente rallentamento delle attività. Va rilevato, però, che l’arretrato è in calo, atteso che i procedimenti, pendenti in Tribunale da oltre tre anni, alla fine del 2023 erano 254158, con una riduzione del 17% rispetto al 2022 e del 21,8% rispetto al 2021. Parimenti, nell’ambito della Corte d’Appello di Roma l’arretrato ultra biennale, ponendo a raffronto i dati del 2020 con quelli dell’anno 2023, risulta diminuito da 23.306 a 17.246 procedimenti nel settore civile (meno 32%) e da 32.630 a 30.312 procedimenti nel settore penale (meno 7,6%), con significativa riduzione, peraltro, dei procedimenti definiti per intervenuta prescrizione, pari al 53,22% nell’anno 2020 ed al 34,6% nel 2023. In presenza di tale situazione di criticità è entrato in vigore recentemente il DLGS n. 164/2024, noto come correttivo della Riforma Cartabia, con l’intento di perfezionare e chiarire alcuni aspetti della precedente Riforma e, quindi, di rendere le procedure più snelle, così garantendo una migliore funzionalità del processo civile. - Pur nell’apprezzamento dello sforzo di migliorare l’efficienza del processo civile, non può essere sottaciuto che le riforme del processo non sono sufficienti per risolvere il problema del carico processuale e della sollecita definizione dei procedimenti, se non si pone rimedio a quello che è il vero “vulnus”, ossia la carenza di strutture e soprattutto di organico dei Giudici e del personale amministrativo, che si protrae, ormai, da decenni e che è andato sempre più accentuandosi. Tale carenza, avvertita in quasi tutti i Distretti giudiziari italiani, assume aspetti di particolare gravità nel distretto della Corte d’Appello di Roma, dove i Giudici e gli Avvocati sono chiamati ad operare in una realtà territoriale, straordinaria per dimensioni e popolazione, con risorse insufficienti se rapportate alla mole dei procedimenti pendenti. - Parimenti inaccettabile è la situazione degli Uffici del Giudice di Pace del Distretto del Lazio e soprattutto di Roma, dove esiste una scopertura dell’organico dei Giudici, in misura superiore al 72%, essendo stati in servizio, nel 2024, 56 Giudici sui 210 previsti, a fronte di una pendenza, su base annua, nel settore civile di oltre 33 mila ricorsi per decreto ingiuntivo e di 29 mila cause tra ordinarie e opposizioni a sanzioni amministrative, trattate da soli 41 Giudici assegnati al settore civile e con ugual situazione deficitaria nel settore penale. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, negli scorsi mesi, è intervenuto per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Autorità, lamentando non solo l’inaccettabile ritardo nella trattazione dei giudizi, ma anche evidenziando che l’ulteriore aumento di competenza del Giudice di Pace, previsto nell’anno 2025, avrebbe reso la situazione insostenibile, tenuto conto anche della grave carenza del personale amministrativo. In tale contesto abbiamo proposto alle Autorità ministeriali e al CSM soluzioni concrete, che prevedevano l’immediata immissione nelle funzioni giudicanti dei Giudici Onorari di Pace, già vincitori del concorso ed assegnati per un biennio all’Ufficio per il Processo del Tribunale. Prendiamo atto che un primo passo è stato fatto in quanto il Ministro della Giustizia con decreto legge 29 novembre 2024 n. 178 ha ridotto ad un anno l’assegnazione dei Giudici di Pace all’Ufficio per il Processo e a tal riguardo va sottolineata la tempestività con la quale il Presidente FF del Tribunale di Roma, subito dopo l’intervenuta modifica legislativa, ha disposto, in data 12.12.2024, l’immediata assegnazione di 16 Giudici presso gli Uffici del Giudice di Pace di Roma. - Uno dei capisaldi della Riforma Cartabia è la digitalizzazione del processo civile, certamente utile e in linea con l’evoluzione tecnologica, ma che, però, non deve andare a scapito della certezza del diritto, del giusto processo e della tutela delle garanzie difensive, con particolare riferimento al contraddittorio e all’oralità del processo, significativamente necessaria e, in taluni casi, indispensabile per realizzare il concetto di Giustizia. Purtroppo dobbiamo constatare l’esistenza di ostacoli legata alla mancata formazione del personale, all’inadeguata ed insufficiente manutenzione del sistema informatico esistente, che incide negativamente sul regolare funzionamento della Giustizia, creando situazioni di grave disagio agli operatori e agli Avvocati, nell’espletamento della loro attività. Difficoltà accentuata, per gli Avvocati, dalla mancata realizzazione di un'unica piattaforma, pur reiteratamente richiesta dall’Avvocatura e ribadita da una proposta di legge giacente in Parlamento, con identiche regole per tutti i riti, così da superare i sette distinti canali di deposito e di consultazione, oggi esistenti. - Siamo consapevoli che l’incremento degli organici dei Giudici e del personale amministrativo, unitamente al rinnovamento e all’efficace manutenzione delle piattaforme digitali, comportano un costo rilevante per lo Stato che deve farsi carico delle esigenze di bilancio, in funzione di altri servizi pubblici essenziali da assicurare alla cittadinanza. Dobbiamo osservare, però, che la Giurisdizione è una funzione primaria dello Stato e, quindi, deve poter fruire delle necessarie risorse economiche da porre a carico del sistema fiscale. Risorse economiche, peraltro, di non scarsa entità, tenuto conto del rilevante gettito derivante dalla Giurisdizione, in particolare dal contributo unificato e dall’imposta di registro applicata sui provvedimenti giudiziari. - Né può essere condivisa la recente novità normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, che ha previsto l’aggiunta del comma 3.1 all’art. 14 del DPR 30.05.2012, recante il Testo Unico sulle spese di Giustizia, con la prevista impossibilità di iscrivere a ruolo le cause civili, salvi i casi di esenzione, qualora non sia effettuato il pagamento di almeno € 43,00. L’introduzione di tale pagamento, come peraltro accaduto nel corso degli ultimi anni con l’abnorme aumento del contributo unificato, limita l’accesso alla giustizia civile dei soggetti più deboli, economicamente e socialmente, in violazione del principio, costituzionalmente riconosciuto, che l’accesso alla Giustizia deve essere consentito a tutti, avendo consapevolezza che il problema del carico processuale non si risolve rendendo più difficoltoso o discriminando l’accesso alla Giustizia o comprimendo i diritti della Difesa. La Giustizia è un diritto universale e non un privilegio riservato a chi può permetterselo. - Parimenti nel settore penale la riforma Cartabia ha perseguito l’obiettivo di accelerare la definizione dei processi e di ridurre il numero dei procedimenti pendenti limitando, però, in taluni casi, l’effettività del diritto di difesa e dei valori del giusto processo nel nome di una pretesa efficienza e velocizzazione dei processi, come se il diritto di difesa fosse un ostacolo alla loro rapida conclusione, tale da giustificare sia la compressione dell’autonomo potere di impugnazione del difensore in danno dei soggetti più deboli, sia la previsione di nuove ipotesi di decadenza e d’inammissibilità legate ad aspetti puramente tecnici (errori nei depositi telematici o meramente formali come nei giudizi di impugnazione). Al riguardo è fortemente avvertita dall’Avvocatura l’esigenza di procedere, in tempi brevi, alla eliminazione di tutte quelle norme della riforma Cartabia che hanno limitato il diritto di difesa, così da ricostituire l’identità ed il ruolo costituzionalmente riconosciuto al difensore. La funzione giurisdizionale non può essere esercitata correttamente, secondo i dettami della Costituzione, se nell’esercizio di tale funzione non viene garantita l’effettività del diritto di difesa ed ogni sua ingiustificata limitazione viola i principi di legalità e democrazia, che costituiscono l’essenza dello Stato di diritto. L’Avvocatura è pronta a tutelare tali indefettibili e non negoziabili principi, sensibilizzando la società civile, i politici e gli organi di informazione, anche per ridurre significativamente la distanza esistente tra la cultura costituzionale dei diritti e la cultura sociale dominante, spesso orientata verso una deriva così giustizialista da identificare il difensore come complice del criminale o, ancor peggio, come difensore del crimine. E’ necessario diffondere la cultura del garantismo e far comprendere all’opinione pubblica che ogni cittadino, anche se accusato di efferati delitti, ha diritto alla difesa, che non deve essere in alcun modo limitata né tantomeno demonizzata. - Esprimiamo, altresì, la più profonda preoccupazione e lo sconcerto per le condizioni nelle quali continuano a vivere i detenuti nelle carceri italiane, senza che nessuno ascolti i continui appelli al rispetto dei diritti fondamentali delle persone in stato di detenzione. Carceri fatiscenti, sovraffollamento, condizioni degradate di vita anche per il personale di polizia penitenziaria, che hanno determinato, nel 2024, 88 suicidi tra i detenuti e anche suicidi tra il personale penitenziario. Di fronte a questa situazione drammatica, richiamata recentemente dallo stesso Presidente della Repubblica, è indispensabile intervenire senza preconcetti ideologici o visioni di parte, operando nel rispetto dell’art. 27 della Costituzione, il quale sancisce che le pene non debbono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere, invece, alla rieducazione del condannato. - Una questione cruciale e di attualità è la separazione delle carriere tra il Pubblico Ministero ed il Giudice. Al riguardo è necessario, nell’interesse primario dei cittadini, che sia evitata, pur nella diversità delle posizioni, una improduttiva e rigida contrapposizione tra i poteri dello Stato ed in tal senso l’Avvocatura è pronta ad impegnarsi, nei modi consentiti e nelle sedi opportune, per superare la grave conflittualità esistente. Va ribadito, però, il principio secondo cui il processo accusatorio richiede un Giudice terzo e imparziale rispetto al Pubblico Ministero e al Difensore nell’ambito di un contraddittorio che si deve svolgere, in attuazione dell’articolo 111, comma 2, della Costituzione, in condizioni di parità tra accusa e difesa, da intendersi non come uguaglianza di poteri tra PM e Difensori, ma come riconoscimento alla Difesa di poteri idonei a controbilanciare quelli spettanti al PM, il che vuol dire tutela assoluta e rafforzamento delle garanzie difensive per realizzare un effettivo contraddittorio. Il Giudice non solo deve essere ma anche apparire terzo e imparziale nella percezione dei cittadini e l’unicità della carriera tra Giudice e Pubblico Ministero, il fatto di provenire dallo stesso concorso, la possibilità del passaggio da una funzione all’altra, sia pure con i limiti introdotti, si rivelano fattori che incidono negativamente su tale percezione. Parità delle parti da attuare, sia ben chiaro, garantendo in modo assoluto l’autonomia e l’indipendenza del Pubblico Ministero, escludendo ogni controllo dell’esecutivo. Ciò in quanto ciascuno dei poteri dello Stato -legislativo, esecutivo e giudiziario- nessuno escluso, è tenuto a rispettare concretamente ed in ogni circostanza il principio della separazione dei poteri, evitando di porre in essere condotte che vadano a violare tale fondamentale principio, espressione della democrazia dello Stato e della volontà dei cittadini. Proprio l’esigenza di garantire l’effettività dell’autonomia, indipendenza ed obiettività, esige che il Pubblico Ministero nell’esercizio dell’azione penale sia immune da condizionamenti, specialmente di carattere politico, non spettando al Pubblico Ministero e nemmeno ai Giudici la risoluzione dei problemi sociali né una valutazione di carattere etico dei politici, avendo la Magistratura soltanto il compito di accertare, nel processo penale, la sussistenza o meno di fattispecie di reato nella condotta posta in essere dai soggetti in esso coinvolti. - Lo scorso anno, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ci eravamo soffermati sul ruolo, sempre più importante, che stava assumendo l’Intelligenza Artificiale, anche nell’ambito della Giustizia. A distanza di un anno constatiamo che siamo in una fase di costante evoluzione e di profonda trasformazione, in cui le tecnologie intelligenti cambieranno sempre più il volto del settore legale. Realisticamente siamo di fronte ad una nuova stagione dell’umanità e l’IA, con riferimento specifico alla Giustizia, costituirà un importante strumento per definire in tempi ragionevolmente brevi i processi, così da consentire l’attuazione del principio sancito dall’art. 111 della Costituzione. L’IA potrà costituire un importante banca dati, utile per la ricerca di filoni giurisprudenziali e per individuare gli orientamenti delle Corti e dei Tribunali territoriali, così da evitare inutili e costose vertenze giudiziarie. Sarà certamente utile per essere superiore all’uomo per quanto concerne la capacità di memoria, il lavoro ininterrotto, l’esclusione della incompetenza e della arbitrarietà, ma, come rilevato dalla Commissione Europea per l’efficienza della Giustizia, l’Intelligenza Artificiale, ossia la macchina, non è in grado: di sostituirsi all’essere umano nell’effettuazione di un ragionamento giuridico, men che meno di carattere sillogistico; nella scelta e nella interpretazione dei fatti rilevanti ai fini del decidere; non ha coscienza, intuizione, sensibilità, capacità di pensiero e di adattamento ad un fatto imprevedibile. Si basa, infatti, soltanto su precedenti contenuti in un software progettato senza alcuna garanzia di oggettività e competenza, oppure orientato a piacimento di chi lo ha creato. Sarà compito degli operatori del diritto, Avvocati e Giudici, approfondire i meccanismi specifici del settore tecnico – informatico, così da capire in che modo gli stessi possano essere messi a disposizione della collettività per conseguire benefici nel settore della Giustizia, compatibilmente con il rispetto dei principi della Costituzione. - In un’epoca che vede l’accentuarsi delle disuguaglianze e l’acuirsi dei conflitti, gli Avvocati, quali garanti della legalità e difensori dei diritti, memori che il Diritto come diceva Ulpiano, è “l’arte del buono e dell’equo”, ribadiscono l’impegno a tutelare con umanità e senso del dovere, i diritti fondamentali dell’uomo, difendendo la centralità della persona in tutte le sue dimensioni -dignità, libertà, uguaglianza- con particolare riferimento alle fasce più deboli della popolazione. Il nostro impegno non si esaurisce nell’aula di un Tribunale, ma intendiamo contribuire alla realizzazione di una società più giusta, dove i diritti fondamentali siano effettivamente garantiti a tutti, senza eccezioni. Pertanto, ad ogni componente rappresentativa dell’Avvocatura, istituzionale e politica, deve essere attribuito sempre il giusto riconoscimento ed adeguato rispetto e non è accettabile che il loro valore rappresentativo, ex lege previsto, sia sminuito e marginalizzato, come purtroppo accaduto recentemente, con provvedimenti inopportuni e, peraltro, privi di adeguata motivazione, che vanno ad incidere negativamente - non per fatto imputabile all’Avvocatura - sul rapporto esistente tra soggetti indispensabili per una corretta amministrazione della Giustizia. La Speranza ha due figli, diceva Sant’Agostino: il primo è l’Indignazione, il secondo è il Coraggio. L’indignazione serve per farci capire ciò che non ci piace, ciò che non riusciamo più a tollerare ed il coraggio serve per cambiare ciò che non ci piace. Ebbene, noi Avvocati nell’ambito di una collaborazione costruttiva con le Istituzioni e la Magistratura, basata sul rispetto reciproco e condivisione di obiettivi comuni, coltiviamo la Speranza che anche con il nostro determinante contributo in Italia si realizzi una Giustizia pronta ed efficiente, in grado di rispondere alle esigenze reali della società, così divenendo un presidio di legalità e uno strumento di pace sociale. Con tale auspicio, a nome dell’Avvocatura romana e di quella del Distretto della Corte d’Appello di Roma, porgo al Presidente della Corte, al Procuratore Generale e a tutti gli operatori della Giustizia, i migliori auguri di buon lavoro." Roma, 25.01.2025

TELEMEDICINA: ENEL X E FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI IRCCS

TELEMEDICINA: ENEL X E FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI IRCCS

TELEMEDICINAENEL X E FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI IRCCS FIRMANO UNA CONVENZIONE CON IL CONSIGLIO DELL?ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA PER PROMUOVERE UN PERCORSO DI ASSISTENZA SANITARIA PERSONALIZZATO E DIGITALELa convenzione metterà a disposizione di circa 30milaavvocati romani e dei loro familiari l?applicazione Smart Axistance e-Well, il nuovo servizio di telemedicina dedicato alla prevenzione e pensato per migliorare il benessere delle persone attraverso un percorso personalizzato della durata di un annoAgli accordi siglati da Enel X e Policlinico Gemelli si aggiunge oggi quello con il Consiglio dell?Ordine degli Avvocati di Roma, con l?obiettivo di essere sempre più al fianco dei professionisti e delle loro famiglie e di offrire servizi innovativi di telemedicinaRoma, 7 novembre 2022 - Promuovere la salute dei professionisti attraverso la predisposizione di un innovativo servizio di telemedicina, che consenta di sviluppare un percorso di assistenza sanitaria personalizzato e digitale, in totale sicurezza e nel rispetto della protezione dei dati. Questo l?obiettivo della convenzione firmata da Enel X e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con il Consiglio dell?Ordine degli Avvocati di Roma.L?accordo prevede la possibilità per gli iscritti e i loro familiari di usufruire, a condizioni di costo agevolate, di Smart Axistance e-Well, l?applicazione di telemedicina progettata da Enel X in collaborazione con il Policlinico Gemelli, che consente di migliorare la propria qualità di vita attraverso un percorso di benessere personalizzato.?Con questo accordo che coinvolge più di circa 30mila liberi professionisti, Enel X si conferma un partner tecnologico di riferimento per tutte quelle aziende e ordini professionali che intendono innovare i propri modelli di welfare, cogliendo a pieno le straordinarie opportunità concesse dalla Telemedicina?, ha dichiarato Alberto Piglia, Head of e-Health di Enel X. ?Con questa convenzione l?Ordine degli avvocati di Roma dimostra la sua profonda attenzione al benessere dei propri iscritti e lungimiranza nell?offerta dei servizi di prevenzione?.?Questa soluzione di telemedicina sviluppata in tempo di Covid per assistere da remoto i pazienti del Gemelli affetti da coronavirus, trova oggi grazie a noi e a Enel X, in una partnership che fonde e integra la nostra esperienza clinica con il loro know-how tecnologico, una nuova applicazione?, ha affermato Marco Elefanti, Direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. ?Un programma di wellness orientato alla prevenzione e all?acquisizione di corretti stili di vita pensato per le aziende e per il mercato retail. Siamo orgogliosi dell?accordo siglato con il Consiglio dell?Ordine degli Avvocati di Roma che è il primo grande e prestigioso network che con fiducia sceglie questa soluzione di assistenza sanitaria digitale?.Presidente dell?Ordine forense romano, Antonino Galletti ha dichiarato di essere orgoglioso di presentare questo primo progetto integrato per migliorare il benessere e la salute degli iscritti. ?Noi avvocati?, ha dichiarato Galletti, ?siamo portati ad anteporre la tutela dei diritti e delle libertà dei nostri assistiti addirittura rispetto al nostro benessere fisico ed alla nostra salute; con questo sistema poco invasivo e tecnologico, possiamo prenderci cura di noi stessi ed acquisire buone e sane abitudini di vita che certamente ci consentiranno anche indirettamente di migliorare la qualità delle nostre prestazioni professionali?. Galletti ha poi auspicato che l?innovativo servizio possa essere esteso a breve a tutta l?Avvocatura italiana e ai professionisti in genere.La convenzione consentirà agli avvocati dell?Ordine di Roma di beneficiare, attraverso Smart Axistance e-Well, di un percorso di benessere che include check-up medico presso il Policlinico Gemelli, valutazione complessiva del proprio stato di salute da parte di una equipe medica, dotazione di uno smartband per il monitoraggio dei parametri vitali nel tempo, televisita con un internista ed un professionista della nutrizione con l?assegnazione di un programma di benessere che include una dieta personalizzata da seguire nel corso dell?anno; a ciò si aggiungono 5 televisite liberamente programmabili per un confronto con le equipe mediche del Policlinico Gemelli.Grazie alla convenzione, gli iscritti all?ordine degli avvocati potranno scegliere tra tre diversi pacchetti, a cui è associato un set di esami medici a condizioni di costo agevolate. Il servizio è inoltre parzialmente rimborsabile dalla Polizza Sanitaria della Cassa Forense ed è soggetto a uno sconto aggiuntivo del 10% per coloro che si iscrivono entro dicembre 2022.Da tempo Enel X ha fatto il suo ingresso nel mercato dell?health care, mettendo la sua competenza ed esperienza di abilitatore di tecnologia al servizio di aziende, associazioni professionali e pubbliche amministrazioni con l?obiettivo di sviluppare soluzioni di Telemedicina sempre più avanzate ed affidabili.In quest?ottica è stata progettata Smart Axistance e-Well, che integra numerosi servizi per il benessere delle persone e che oggi è offerta nell?ambito dei programmi di welfare delle grandi imprese e associazioni professionali per promuovere stili di vita sani e sostenibili, permettendo innovativi percorsi di assistenza medica anche da remoto, con il supporto di equipe sanitarie d?eccellenza.Enel X Global RetailEnel X Global Retail è la business line globale del Gruppo Enel che opera nell?ambito della fornitura e dell?efficientamento energetico. Leader mondiale nello sviluppo di soluzioni innovative a supporto della transizione energetica, Enel X Global Retail si rivolge a consumatori, imprese e municipalità attraverso un?offerta modulare e integrata costruita attorno alle esigenze dei clienti, promuovendo l?elettrificazione degli usi e la digitalizzazione come driver per la creazione di nuovo valore. Enel X Global Retail gestisce servizi di demand response, con 7,9 GW di capacità totale, ha installato oltre 2,8 milioni di punti luce public lighting in tutto il mondo e offre quotidianamente servizi energetici a 63 milioni di clienti residenziali per la Commodity. L?ecosistema di soluzioni di Enel X Global Retail comprende asset per l?ottimizzazione e l?autoproduzione di energia, soluzioni premium di efficienza energetica ed offerte competitive e flessibili di energia, con l?obiettivo di aiutare il cliente a tracciare la propria roadmap energetica.Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCSIl Policlinico Gemelli nasce il 10 luglio 1964 per volontà dell?Istituto Toniolo di Studi Superiori e dell?Università Cattolica del Sacro Cuore. Sede della facoltà di Medicina e Chirurgia, è uno dei più grandi ospedali non statali d?Europa e luogo in cui ?dialogano? didattica, ricerca innovativa, attività di cura e assistenza. Dal 1° agosto 2015, ha assunto la forma giuridica di Fondazione e dal 2018 la qualifica di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline ?Medicina personalizzata? e ?Biotecnologie innovative?. Oggi il Gemelli è anche il più grande ospedale oncologico in Italia, con oltre 50.000 pazienti trattati in media ogni anno, e uno dei più importanti centri di ricerca e assistenza a livello europeo. A giugno 2021 il Policlinico Gemelli ha ottenuto il prestigioso accreditamento della Joint Commission International (JCI), uno degli enti certificatori più grandi e prestigiosi al mondo. Inoltre, il Gemelli è il migliore ospedale in Italia e 37° nel mondo secondo la classifica World?s Best Hospital 2022 di ?Newsweek?, in collaborazione con Statista Inc.SCARICA QUI LA CONVENZIONENova, Ansa, La presse, Italpress, Agi, Gea ? Telemedicina: Enel X e Fondazione Gemelli IRCCS firmano convenzione con Consiglio Ordine Avvocati Roma ? prime usciteDipartimento Comunicazione, Cons. Avv. Andrea Pontecorvo

COSA È SUCCESSO AL CONGRESSO DI LECCE?

COSA È SUCCESSO AL CONGRESSO DI LECCE?

COSA È SUCCESSO AL CONGRESSO DI LECCE?di Massimiliano CesaliAd inizio ottobre si è svolto a Lecce il XXXV Congresso Nazionale Forense, la massima Assise dell?Avvocatura, il nostro Parlamento, a cui hanno partecipato Colleghe e Colleghi eletti in tutti i Fori d?Italia.Il Congresso si è svolto senza il consueto intervento del Ministro della Giustizia, stante il particolare momento politico con un Governo in carica ?scaduto? e quello nuovo ancora negli appunti della futura Premier Meloni. Tale circostanza ha reso in qualche modo più genuina l?attività delle nostre rappresentanze, scevre da qualsiasi condizionamento operato dal Guardasigilli.  Il fulcro del Congresso è rappresentato dalla votazione delle mozioni, vero e proprio indirizzo politico che l?Organismo Congressuale Forense (O.C.F) ? che ha come mission quella di attuare i deliberati congressuali ? deve seguire negli anni di mandato. Tra le mozioni che risultano essere state approvate di rilievo quelle relative all?intelligenza artificiale ? tema congressuale - segnatamente giustizia predittiva e salvaguardia del giusto processo, volte ad assicurare la centralità dell?Avvocato per la salvaguardia dei diritti, nonché l?istituzione di un?Autorità Nazionale sull?utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale nella giurisdizione e quella avente ad oggetto l?unificazione delle piattaforme del processo telematico di tutte le giurisdizioni. Rammento anche l?approvazione di mozioni afferenti la presenza con diritto di voto degli Avvocati nei Consigli Giudiziari, l?estensione dell?istituto del patrocinio a spese dello Stato anche alle procedure di negoziazione e mediazione e quelle finalizzate ad emendare la riforma da poco approvata sulla Giustizia Tributaria. In ambito Penale sono state richieste diverse modifiche alla riforma Cartabia con riferimento alle impugnazioni, alle notifiche, al processo telematico e a quello in absentia. In ambito Civile i Delegati hanno chiesto di modificare alcune parti della riforma, recentemente approvata, che sacrificano il diritto di difesa ed hanno rivolto l'ennesimo appello ad incentivare risorse e personale.Queste mozioni, se attuate, andranno ad incidere concretamente nella nostra quotidianità e nel futuro professionale.Sono state anche votate alcune mozioni di modifica dello statuto O C.F. al fine di rendere più partecipativo ed efficace il momento congressuale.Il Congresso ha deciso poi di instaurare un tavolo di lavoro avente ad oggetto la riforma dell'Ordinamento forense (tra cui l'elezione diretta dei membri del CNF) il cui risultato verrà posto all'esame di una sessione ulteriore del Congresso che si svolgerà nell'autunno del prossimo anno.I lavori congressuali si sono svolti anche con interessanti incontri, di rilievo quello sul tema della condizione carceraria, dell?umanità della pena e del fine rieducativo della stessa, ai fini del reinserimento sociale e del lavoro.Da ultimo, ma non per importanza, segnalo che nell'ambito del Congresso si è proceduto all?elezione dei 53 delegati distrettuali dell?Organismo Congressuale Forense, i quali a fine ottobre hanno eletto i loro vertici tra cui ricordiamo il coordinatore Mario Scialla, attualmente Consigliere Segretario dell'Ordine degli Avvocati di Roma.L'auspicio è che la nuova governance dell'avvocatura ed il neo eletto Ministro Nordio riescano a trovare una sintonia e, anche grazie al lavoro svolto a Lecce, impostare un cronoprogramma che ci faccia uscire dalla palude in cui a mala pena galleggia la Giustizia ed in cui a stento noi avvocati riusciamo a remare; ciò nell'esclusivo interesse dei cittadini italiani.Massimiliano CesaliConsigliere dell'Ordine degli Avvocati di RomaDipartimento Comunicazione, Cons. Avv. Andrea Pontecorvo