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FATTI DI ROMA: BECERE GENERALIZZAZIONI CHE SCONFINANO NEL RIDICOLO - di Antonino Galletti
"In merito ai tragici fatti di Roma, gli omicidi che hanno macchiato di sangue la Capitale, occorre una riflessione: leggere su importanti quotidiani dei quali omettiamo il nome, per carità di patria e per evitare di fare loro pubblicità, reportage in cui si parla di escort e si racconta della presunta 'pausa pranzo degli avvocati' fa davvero cadere le braccia.
Perché noi, per custodire e garantire al meglio i diritti e le libertà dei nostri assistiti, spesso non abbiamo neppure il tempo per dedicarci al pranzo e perché immaginiamo ci siano stati probabilmente giornalisti, magistrati, commercianti ed operai fra i clienti delle povere vittime e chi più ne ha più ne metta.
Individuare una intera categoria di professionisti come la clientela-tipo della prostituzione è una generalizzazione talmente becera da risultare ridicola e rispetto alla quale, comunque, proporrò al Consiglio, alla prossima adunanza, di interessare l?autorità inquirente.
Per adesso ci limitiamo a suggerire maggiore attenzione per il futuro.
E magari anche una maggiore preparazione per quanto riguarda la geografia della città eterna: Via Durazzo e Via Riboty sono nel Quartiere della Vittoria e non in Prati?.
Dipartimento Comunicazione, Cons. Avv. Andrea Pontecorvo