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E? stato costituito, su iniziativa della Commissione di Diritto Tributario del COA, l? Osservatorio Giuridico Tributario al fine di monitorare e individuare i punti di attrito, oggi sempre più frequenti, tra la normativa tributaria italiana (anche di creazione giurisprudenziale o amministrativa) e i principi di civiltà propri dello Stato di Diritto.
Prendendo le mosse dalle segnalazioni dei Colleghi di sentenze, provvedimenti legislativi e singole disposizioni concrete o atti (pareri dell?Agenzia, circolari, interpelli, etc.) che incidono direttamente sulla realtà sociale ed economica, l?Osservatorio (aperto ad avvocati, giudici tributari, accademici e associazioni del settore) porrà la sua attenzione sulle violazioni dei principi dello Stato di Diritto codificati dalla Costituzione italiana e dalle Carte europee, individuandone le criticità in un ampio dibattito con tutti gli operatori del settore tributario.
L?Osservatorio aprirà tavoli di studio e riflessione collettiva, con incontri in presenza e da remoto, i cui contributi convergeranno in uno scritto conclusivo che verrà inoltrato alle Istituzioni interessate e ai media.
?I cittadini non devono avvertire timore per il rischio di decisioni arbitrarie o imprevedibili che, in contrasto con la doverosa certezza del diritto, incidono sulla vita delle persone?, così si è espresso con coraggio e lucidità il Presidente della Repubblica Mattarella nell?applauditissimo discorso con cui ha aperto il suo secondo settennato. Dunque nel pensiero del Capo dello Stato la ?certezza del diritto? è un valore che non deve essere intaccato da decisioni arbitrarie o imprevedibili.
Il Presidente Mattarella sembra, in proposito, riecheggiare un concetto già espresso da Camilla Di Iasi, Presidente della sezione tributaria della Cassazione che nel suo scritto ?la fata ignorante? ha segnalato tra i rischi che i magistrati dovrebbero evitare l?irragionevole individualismo di alcuni colleghi. Da tale individualismo nasce, secondo la Presidente Di Iasi, un eccesso di ?protagonismo dialettico? da parte di alcuni giudici, ?potenzialmente idoneo a riflettersi sulla qualità delle sentenze?. Conclude Di Iasi: ?si tratta di un problema antico che però oggi si manifesta in maniera più acuta incidendo negativamente sulla funzione di nomofilachia?. Appaiono imminenti riforme molto incisive quali: l?intervento anticipato della pronuncia della Corte di Cassazione a seguito di ?interpello del giudice di merito?; la estinzione dei processi di Cassazione introdotti da ricorsi ritenuti inammissibili o infondati dal relatore; la revocazione dei giudicati nazionali a seguito di sentenze emesse dalla Corte europea dei diritti dell?uomo; la revisione dell?art. 96 c.p.c., mentre resta da definire se ed in quali casi i difetti del ricorso per Cassazione ne determineranno l?inammissibilità.
E? agevole constatare che esiste un puntuale ed istituzionale interesse dell?Avvocatura tutta ad avere conoscenza dei testi provvisori elaborati dai competenti Uffici e conseguentemente a far sentire la sua voce a difesa dei valori dello ?Stato di Diritto?, soprattutto in una fase di elaborazione legislativa così complessa e delicata.
Nell?ambito delle segnalazioni dei Colleghi l?Osservatorio si proporrà come supporto per coloro che vorranno portare all?attenzione della Magistratura i provvedimenti giurisdizionali e/o legislativi che saranno individuati come lesivi dei principi codificati nella Costituzione italiana e nelle Carte europee.
Invitiamo, quindi, tutti i Colleghi a segnalare sentenze, provvedimenti, circolari e interpelli che meritano l?attenzione dell?Osservatorio.
Paolo Voltaggio
(Dipartimento Comunicazione COA ROMA, Andrea Pontecorvo)